La scheda cronologica
La scheda disegna un tracciato storico che, riallacciandosi al grande movimento monastico occidentale, tocca la formazione, lo sviluppo, la decadenza e la ripresa della fondazione monastica di Sant'Egidio, nell'intento di offrire orientamenti essenziali al visitatore.
480
Nasce a Norcia Benedetto; nei primi decenni del 500 egli fonda diversi monasteri nell'Italia centrale, dando origine al movimento monastico occidentale, secondo una determinata regola di vita che, in particolare, mette in grande rilievo l'importanza della preghiera continua e del lavoro per gli uomini che si sottomettono alla disciplina monastica.
909
Fondazione dell'abbazia di Cluny (Borgogne, Francia).
927
Espansione e diffusione del movimento di riforma monastica cluniacense anche nel nord-Italia.
1080
13 gennaio: atto di fondazione del priorato di S. Egidio in località Fontanella da parte di Alberto di Prezzate; inizio della costruzione di una piccola chiesa e dell'annesso monastero.
1130
Ingrandimento del primitivo edificio.
1180
E' priore di S. Egidio certo Lanfranco che riceve diverse donazioni di terreni fatte al monastero.
1265
Gerardo da Mapello diventa priore di S. Egidio: ambizioso, intrigante e corrotto uccide il priore di Pontida Bonifacio della Torre; verrà infine anche lui ucciso per vendetta nel 1289.
1308
Inventario dei beni della comunità monastica, formata da 12 monaci, di cui 5 sacerdoti e 7 chierici, e da 4 conversi; ma la decadenza spirituale del monastero, già iniziata con Gerardo, si aggrava per le tristi lotte insorgenti nel territorio bergamasco tra guelfi e ghibellini.
1320
La comunità monastica si sente insicura e si trasferisce nell'edificio di proprietà in Borgo Canale a Bergamo; gli edifici monastici di S. Egidio vengono in parte demoliti.
1338
Le parti demolite precedentemente sono ricostruite ad opera del monaco francese Durante di Alvernia, che però continua a risiedere nella casa di Borgo Canale.
1373
Nuova demolizione degli edifici ricostruiti.
1428
10 aprile: firma della pace a Ferrara fra il governo della "Serenissima" e il duca di Milano, che determina la definitiva annessione del territorio bergamasco alla repubblica veneziana.
1432
Nomina di Pietro Avogadri a commissario del monastero di Fontanella che, come molte altre residenze monastiche della regione, versa in condizioni fatiscenti; egli ottiene per suo nipote, il chierico Gabriele, la nomina a priore di S. Egidio, per amministrarne i beni.
1473
Bolla di papa Sisto IV che unisce il beneficio di S. Egidio in Fontanella alla Basilica di san Marco in Venezia.
1655
Nella seconda metà del secolo la chiesa torna in possesso della diocesi bergamasca, diventando parrocchia del distretto; viene costruita, addossata al lato nord della chiesa, un sacrestia con un portico e, staccata ma prospiciente la facciata, una cappella per i morti della peste manzoniana.
1910
Si effettuano restauri sugli edifici del priorato.
1930
Costruzione della nuova parrocchiale a Piana e trasferimento di tutti gli arredi di S. Egidio in quella chiesa; gli edifici monastici vengono ceduti a contadini del luogo.
1950
Ulteriori restauri vengono compiuti, per interessamento particolare del card. Angelo Giuseppe Roncalli.
1964
Convenzione tra il vescovo di Bergamo Clemente Gaddi e il priore della provincia lombardo-veneta dei frati Servi di Maria, Andrea M. Cecchin, per l'insediamento in S. Egidio di una comunità di frati, guidati da fra David M. Turoldo; inizio dell'attività del "Centro di studi ecumenici Giovanni XXIII"; la chiesa e parte della costruzione monastica occupata dalla comunità dei frati vengono risistemate e restaurate per consentire la ripresa di un'esperienza religiosa di preghiera, studio, lavoro, contemplazione e accoglienza.
1966
Viene edificata su un area sovrastante il complesso storico monastico una casa per incontri e per ospitalità, che viene significativamente denominata "Casa di Emmaus", su progetto dell'arch. milanese Caccia Dominioni.
1992
Il 6 febbraio muore a Milano fra David Maria Turoldo. La comunità dei frati Servi di Maria prosegue nell'ispirazione e nell'attività il progetto avviato con la presenza di padre David.
1998
Con decreto del 18 maggio del vescovo di Bergamo Roberto Amadei, "la chiesa di Sant'Egidio ab. in Fontanella di Sotto il Monte viene sottratta alla giurisdizione della parrocchia del S. Cuore di Gesù e Sant'Egidio ab. con sede in località Botta di Sotto il Monte Giovanni XXIII e viene costituita "Cappella vescovile o rettoria" [...] posta sotto la immediata giurisdizione del vescovo pro-tempore di Bergamo", che nomina un rettore della chiesa.
1998
Vengono avviati lavori di consolidamento della chiesa e di rifacimento dei tetti, di rinnovo degli impianti, di restauro e pulitura degli affreschi. La curia vescovile bergamasca acquisisce alcuni spazi dell'antico complesso, che restaura in occasione del giubileo del 2000.
2001
La chiesa viene riaperta al culto, non più affidata alla cura dei frati Servi di Maria.